TERAMO – Il vantaggio conseguito dal sindaco "ginobliano" di Cortino Gabriele Minosse, seguito dal sindaco “renziano” di Castellalto Vincenzo Di Marco non è bastato per conquistare già oggi, a chiusura dei congressi, la guida della segreteria provinciale del Partito Democratico. Nessuno dei candidati ha infatti superato la quota del 50% dei consensi per cui saranno i ballottaggi in seno all’assemblea dei delegati eletti oggi, (che verranno fissati entro il 17 novembre) a proclamare il nuovo segretario che succederà a Robert Verrocchio. A contendersi la guida del partito al ballottaggio saranno Gabriele Minosse che ha ottenuto 42 delegati e Vincenzo Di Marco che ne ha ottenuti 27. Dai risultati odierni seguono in coda il sindaco di Mosciano Orazio Di Marcello che ha ottenuto 24 delegati, l’ex sindaco di Controguerra Mauro Scarpantonio che ha ottenuto 10 delegati, l’assessore di Montorio Marco Citerei che ha ottenuto 7 delegati e il segretario Pd di Sant’Egidio Mohamed Tosson che ha ottenuto 10 delegati. Accantonate per un momento le polemiche sul boom delle tessere emerso negli ultimi giorni, il risultato è considerato un successo dalla componente di sostegno a Di Marco che ha ‘rosicchiato’ vantaggio al sindaco Di Marcello che proprio nel Comune di Mosciano registrato una spaccatura a metà (due delegati per Di Marcello 2 per Di Marco). Un risultato significativo hanno incassato i "renziani" anche in montagna visto che a Crognaleto c’è stata una spaccatura tra Minosse e il rottamatore Citerei sostenuto dal sindaco D’Alonso. L’Unione dei circoli teramani ha votato a favore di Minosse , ma Di Marco ha ottenuto un vantaggio nel circolo di Teramo centro incassando 4 delegati su 7. Grandissimo anche il contributo fornito dal sindaco di Giulianova Mastromauro, nel Comune costiero Di Marco ha ottenuto 7 delegati su 9. Adesso si apre il dialogo in seno alle due componenti ( quello che fa capo da una parte a Ginoble e Verticelli, e dall’altra dagli amministratori ‘rottamatori’ a sostegno di Di Marco) per "trattare" con i delegati e stabilire quelle alleanze utili a individuare il nuovo segreario provinciale. Soddisfazione ha espresso intanto il sindaco Di Marco: "Sapevamo fin dall’inizio che sarebbe stata una battaglia difficile, andare al ballottaggio è già un traguardo e significa già aver imboccato un cambiamento all’interno del Pd. Coraggio e ottimismo sono i valori che ispirano la mia idea di Pd e che mi guideranno fino al rush finale". Scontata la soddisfazione del "primo classificato", il sindaco Minosse che si è dichiarato soddisfatto per la competizione ‘civile’ che si e’ svolta in seno al Pd e che smussa gli antagonismi. Il sindaco in pole position non si sente però di attribuirsi una vittoria già in tasca:"Ho ottenuto i consensi più alti e ne sono orgoglioso, ma è prematuro parlare di vittoria. Dovremo adesso vedere le percentuali di riequilibrio e discutere al nostro interno. Ma ci tengo a ribadire che non è una battaglia politica, almeno io non la vivo come una competizione. E’ un confronto che resta all’interno del partito, con toni di pacatezza e civiltà ragioneremo sugli assetti da definire. ".
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